Chemisier Nomad: artigianato digitale

[:it]Lavgon ha partecipato ai percorsi formativi Digital Fashion Making e Cartamodelli Digitali con Seamly2D, tenuti dalle designer e maker Claudia Scarpa e Sara Savian , parte dell’offerta formativa di Fastweb Digital Accademy proposti dal Fablab WeMake a Milano, sviluppando competenze formative legate all’ambito della moda.

Dal corso di Digital Fashion Making prende vita il progetto Chemisier Nomad che nasce dal bisogno di attualizzare tecniche arcaiche come la tessitura reinserendole all’interno della contemporaneità del contesto moda. La tecnologia digitale applicata alla moda ottimizza i processi permettendo una riduzione dei tempi di produzione. Il tempo risparmiato è quindi tempo liberato che può essere reimpiegato in lavorazioni manuali tradizionali ritrovando la lentezza e l’originalità del lavoro artigianale.
La tessitura a telaio, da sempre uno dei temi delle nostre collezioni, si rinnova in veste contemporanea affiancata alle lavorazioni Laser. La modellistica è volta alle nuove esigenze della vita dinamica della nostra epoca, in cui prima di tutto l’abito si connota per la sua praticità senza rinunciare alla forma estetica. Una seconda pelle che ci avvolge comunicando a noi stessi e all’esterno i nostri valori: benessere, qualità dei tessuti e sublimazione del bello. Un dress code che guarda al passato attaverso la matericità della tessitura manuale, ma con una nuova capacità di collocarsi in un presente veloce e dinamico e con uno sguardo al futuro nel quale portare tutto il nostro patrimonio culturale ed estetico.

Ispirazioni
Per Chemisier Nomad, Lavgon si è ispirata alle popolazioni nomadi situate tra la Siberia e la Mongolia, territori che la scorsa estate sono stati teatro di incendi che hanno messo a dura prova la sopravvivenza di tutto l’ecosistema locale. Il concetto di una popolazione nomade per necessità in un ambiente che cambia velocemente e costantemente. E le lavorazioni artigianali che per tradizione molte di queste popolazioni indossano nel loro quotidiano: oggetti e tessuti che incorporano nella materia il patrimonio culturale e artistico, diventando anche segno distintivo del gruppo etnico di appartenenza.

Il modello
Chemisier Nomad è studiato per avere il minor taglio possibile, per amore del tessuto e per poter così ridurre al massimo il materiale di scarto. Il taglio a ruota permette di ottenere le svasature della lavorazione in sbieco nei punti giusti associati alla forma dell’abito.

I materiali
La ricerca del tessuto è da sempre alla base del lavoro del laboratorio Lavgon.
Uno dei nostri principali fornitori è Moessmer di Brunico, una manifattura specializzata nella produzione di loden e lana cotta prodotti con filati di pura lana.
La lana ha ottime caratteristiche termiche: essendo un materiale naturale è traspirante, ma anche isolante, e riesce a mantenere la naturale temperatura corporea senza surriscaldare. Inoltre, nel caso della lana cotta, ha una buona capacità impermeabile trattandosi di fibre infeltrite.
Dal punto di vista estetico, la scelta della lana cotta è stata fatta per il suo aspetto materico che crea contrasto con l’era del virtuale in cui viviamo.
La tessitura manuale, invece, è una tecnica che da sempre e con costanza accompagna la produzione Lavgon, trovando nel tempo diversi sbocchi di utilizzo integrati alla sartoria. In questo caso, l’inserto realizzato sul modello Chemisier Nomad è un tessuto upcycling realizzato con strisce ricavate dai ritagli e dagli scarti della produzione sartoriale lavorate con un piccolo telaio manuale da tavolo.

Foto Credits:

  [:en]Lavgon participated in the Digital Fashion Making and Digital Patterns training courses with Seamly2D, held by the designers and makers Claudia Scarpa and Sara Savian, part of the Fastweb Digital Academy training offered by Fablab WeMake in Milan, developing training skills related to the field of fashion.

From the Digital Fashion Making course the Chemisier Nomad project comes to life, born from the need to actualize archaic techniques such as weaving, reinserting them within the contemporary context of the fashion context. The digital technology applied to fashion optimizes the processes allowing a reduction of production times. The time saved is therefore time freed up which can be reused in traditional manual work, rediscovering the slowness and originality of craftsmanship.
The loom weaving, which has always been one of the themes of our collections, is renewed in a contemporary way alongside the Laser processing. The modeling is aimed at the new demands of the dynamic life of our age, in which first of all the dress is characterized by its practicality without giving up the aesthetic form. A second skin that wraps us, communicating our values ​​to ourselves and to the outside: well-being, quality of fabrics and sublimation of beauty. A dress code that looks to the past through the texture of manual weaving, but with a new ability to place itself in a fast and dynamic present with a look to the future in which to bring all our cultural and aesthetic heritage.

Inspirations
For Chemisier Nomad, Lavgon was inspired by nomadic populations located between Siberia and Mongolia, territories that were the scene of fires last summer that put a strain on the survival of the entire local ecosystem. The concept of a nomadic population by necessity in an environment that changes quickly and constantly. And the craftsmanship that traditionally many of these populations wear in their daily life: objects and fabrics that incorporate the cultural and artistic heritage into the material, also becoming a hallmark of the ethnic group to which they belong.

Model
Chemisier Nomad is designed to have the least possible cut, for the love of the fabric and to be able to reduce the waste material to the maximum. The wheel cut allows to obtain the flaring of the bias working in the right points associated with the shape of the dress.

The materials
Fabric research has always been the basis of the work of the Lavgon laboratory.
One of our main suppliers is Moessmer from Brunico, a manufacturer specializing in the production of loden and boiled wool produced with pure wool yarns.
Wool has excellent thermal characteristics: being a natural material it is breathable, but also insulating, and manages to maintain the natural body temperature without overheating. Moreover, in the case of boiled wool, it has a good waterproofing capacity as it is a felted fiber.
From the aesthetic point of view, the choice of boiled wool was made for its material aspect that creates contrast with the virtual era in which we live.
Manual weaving, on the other hand, is a technique that has always and consistently accompanies Lavgon production, finding over time different use outlets integrated with tailoring. In this case, the insert made on the Chemisier Nomad model is an upcycling fabric made with strips taken from the cuttings and from the sartorial production waste processed with a small manual table frame.

Photo Credits:

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